Scendiamo terribilmente di livello rispetto all'intervento precedente, ma credo che questo sia una delle cose più divertenti che abbia mai letto. Direttamente da www.mondopallone.net:
La Sghimberlo-Cronaca diretta di Italia-Francia
0′ - Inni nazionali cantati con l’aiuto di un improbabile schermo da karaoke allo stadio svizzero, andiamo a leggere le parole di Fratelli D’Italia e scopriamo che la grammatica di Aldo Biscardi è da Accademia della Crusca. Però siamo onesti: la cioccolata la sanno fare.
1′ - Dal primo tocco della prima palla della partita Bagni ha già capito per filo e per segno tutte le tattiche di Domenech, Napoleone Bonaparte e Giovanna d’Arco.
2′ - Speriamo di segnare subito il gol che ci annulleranno, così poi sarà tutta discesa.
3′ - La regia indugia spesso e volentieri su raccapriccianti primi piani di Frank Ribéry. Dev’esserci Quentin Tarantino in sala comandi.
4′ - Un pagliaccio di nome Luca Toni divora un gol fatto a tu per tu con Cabriolet. Non crediamo che sia già stata inventata la bestemmia adatta per descrivere questa azione.
5′ - La mossa di Zambrotta di trombare con settantasei pornostar dieci minuti prima di ogni partita non sembra stia dando frutti interessanti. Quantomeno per la sua squadra.
7′ - Ribéry a terra dolorante, ma nessun massaggiatore francese ha il coraggio di toccarlo. Paris interviene: “il suo volto sembra una maschera di dolore”. Qualcuno gli spiega subito dopo che quello è il ginocchio.
9′ - Esce Ribéry che è troppo brutto per poter giocare. Entra Nasri. Bagni dimostra subito di conoscere molto bene il nuovo entrato: “Questo giocatore ha due piedi, per cui è molto pericoloso”.
11′ - Civoli: “In quanto a calci d’angolo battuti siamo in testa a tutte le classifiche”. Non ci sentivamo così orgogliosi dai tempi di Ettore Fieramosca.
13′ - Panucci tenta il bis, Cabriolet non effettua una parata da nove anni, ma ci pensa Makelele sulla linea di porta. In quanto a buona sorte siamo una via di mezzo fra Pollyanna e Paperino.
15′ - De Rossi ha già percorso setteacentodiciannove chilometri e toccato più palle che Jessica Rizzo nell’intera carriera. Un cammello down avrebbe più intuito di questo Donadoni.
18′ - Evra si aggiusta una I in mezzo al cognome e tenta di rendere eunuco il nostro Cassano. Giallo per lui.
19′ - Cassano ed Evra continuano a beccarsi. Chissà in che lingua, visto che entrambi non sanno né il francese né l’italiano.
22′ - Perrotta non centra uno stop da quando la Fiat Regata era una macchina di lusso.
24′ - Rigore ed espulsione contro la francia. Nettissimo. Succede anche questo quando ad arbitrarci è un arbitro e non un metalmeccanico pelato di cinquantasei anni.
25′ - De Rossi si rifiuta di tirarlo perché Coupet è troppo scarso. Ci pensa Pirlo che non sbaglia, ma l’arbitro aveva già fischiato la rete prima che il numero 21 italiano avesse preso la rincorsa.
28′ - Siluro terra-aria di De Rossi che uccide settantasei tifosi in curva. Adesso sembriamo una squadra di pallone.
29′ - Super-rovesciata di Toni che salta fra sette hula-hop infuocati con dodici chili di mortaretti infilati nelle gengive, palla fuori di poco. Un minuto dopo l’attaccante del Bayern torna sui suoi standard ciccando una palla che avrebbe messo in rete anche Suor Germana.
30′ - Toni è ufficialmente il quarto difensore della Francia.
31′ - Perrotta e Zambrotta, un’associazione a delinquere in versi. Ma prima o poi ne azzeccheranno una, non disperiamo.
33′ - Primo cross di Grosso, che nella partita contro la Romania era stato ribattezzato “Crosso”. Palla che finisce a fare compagnia a quella di De Rossi di qualche minuto prima. Da qualche parte nella Ruhr c’è un bambino felice, con due palloni nuovi di zecca.
34′ - Diagonale a fil di palo di Henry, mentre i difensori si facevano un cicchetto all’Autogrill di Arese. Intanto a Berna Robben da solo senza portiere mette fuori di sette metri. Non sarà un biscotto, sarà una sachertorte da 25 metri quadrati.
39′ - Varriale: “Urlaccio di Donadoni nei confronti di Gattuso”. Gli stava solo comunicando che non deve scodinzolare troppo forte perché leva la visuale a Pirlo.
40′ - Cassano continua imperterrito a comportarsi come un Testimone di Geova durante questi Europei. Adesso ha chiesto scusa a Toulalan per la disfatta dei Franchi ad Agincourt.
43′ - De Rossi salta in dribbling seicentosei birilli col galletto, prima di venire steso con una cerbottana di curaro. Eh, quando l’allenatore ci sa fare…
44′ - Grosso coglie un palo clamoroso. Jessica Rizzo surclassata per la seconda volta in venti minuti. Il replay ci dà due illuminazioni: la prima è che Coupet ha deviato il pallone, compiendo la prima parata del suo Europeo. La seconda racconta clamorosamente del fatto che Domenech sia riuscito nell’impensabile impresa di trovare un portiere più brutto di Barthez.
45′ - Ammonito Pirlo. Salterà Romania-Spagna.
48′ - Gioco fermato perché Evra si stava allacciando le caviglie. Dall’altra parte Perrotta muore in area francese e l’arbitro infierisce con calci e pugni, finendolo. Venti secondi dopo Chiellini ammonito perché ha colpito il pallone troppo forte. Abete in UEFA conta come i carrarmatini del Risiko a Monopoli.
INTERVALLO
46′ - Fallaccio di Govou su Cassano. Francese (si fa per dire) ammonito mentre Antonio si rammarica per aver applicato dell’attrito sui suoi tacchetti con la propria caviglia.
50′ - Henry cicca e Benzema conclude due metri alto. E’ destino che gli azzurri siano lassativi, in un modo o nell’altro.
52′ - L’urlo disumano della curva ci illude invano. Non succede niente a Berna. Il grido era dovuto al fatto che Jessica Rizzo ha promesso di riagguantare i record.
54′ - Ennesima cretinata di Toni. Non credevamo di poter rimpiangere uno come Borriello… Intanto Ringhio si fa ammonire: anche lui è diffidato, un’eventuale prossima partita la giocheremmo con Amelia in cabina di regia.
56′ - L’urlo fu profetico. Sneijder porta in vantaggio i Tulipani a Berna. La panchina italiana viene avvertita dai giornalisti RAI tramite un passaparola stile “telefono senza fili”. La notizia arriva così un po’ ingigantita all’ultimo dei massaggiatori, che sta ancora esultando per la tripletta di Van Basten, magicamente rientrato col numero 12.
59′ - I giocatori azzurri, da qualche minuto, sembrano i Centocelle Dream Men. Donadoni ha appena vomitato la milza e sta tentando di ingoiare il quarto uomo.
61′ - Gran lancio per Toni, che non aggancerebbe nemmeno col motorino. Se Zenone di Elea fosse ancora vivo sarebbe famoso col paradosso di Achille e Luca.
63′ - De Rossi calcia a rete una punizione sfruttando una deviazione. Rinnoviamo i nostri complimenti al coach, De Rossi è proprio scarso.
64′ - Dentro Camoranesi per Perrotta. Ora lo scacchiere italiano è chiaro più o meno come il terzo messaggio di Fatima.
66′ - Toni perderebbe nei cento metri piani contro Alex Zanardi. O Donadoni lo cambia o gli dà un monopattino.
70′ - Il povero Domenech sembra Noè mentre conta i mamba.
71′ - Civoli come Bramieri: “Grosso chiede il movimento di Toni”.
72′ - Toni affondato da un duro tackle di Boumsong. Purtroppo, però, si sta rialzando.
74′ - Buffon sposta un pallone dall’angolino e lo butta miracolosamente in angolo. Se volesse, potrebbe trasformare con nonchalance una Fiat Panda in una Seat Marbella.
76′ - Gallas uccide Camoranesi e l’arbitro intima all’argentino di rialzarsi. Se a dirigere la gara fosse Edwige Fenech almeno potremmo cacciare fuori la lingua…
78′ - Ora è torello. Non l’arbitro, eh: il gioco azzurro.
79′ - Strane pretese dell’ “arbitro” Michel che si rivolge a Buffon ordinandogli di non fare più figli per nessuna ragione.
83′ - Toni e Gallas si giurano eterno amore nell’area biancorossoblù. Fischia Michel, che adora gli horror: da quando sono usciti Abidal e Ribéry non è più lo stesso.
86′ - Raddoppio dell’Olanda. Non ci avremmo creduto nemmeno se fosse apparso San Francesco al posto del Monoscopio RAI.
89′ - La panchina italiana si abbandona a combattimenti clandestini fra riserve. Da un paio d’anni i galli non vanno più tanto di moda…
93′ - Finite entrambe le partite. Parentesi seria per lo sghimberlo di quest’oggi, un po’ vittima della terribile tensione (ce ne scusiamo). Van Basten e la sua Olanda meritano davvero di vincere l’Europeo. Chapeau collettivo.
94′ - L’Italia batte la Francia e si qualifica ai quarti grazie alle prestazioni megagalattiche di Grosso, De Rossi e Cassano. Se andate a dare un’occhiata alla formazione azzurra contro l’Olanda capirete per quale ragione a Donadoni viene accreditato l’intuito di un termosifone. Spento.
Gaetano Allegra
Che aggiungere se non... LOL XD
Alessio