sabato 20 settembre 2008

Guerra d' indipendenza

Vorrei solo mettere all'attenzione di tutti l'evoluzione di un problema un pò dimenticato e sul quale non sempre si fa un'informazione effice ed approfondita. L'informazione non sempre riesce a dare piena consapevolezza dei problemi ma sicuramente sviluppa un punto di vista più critico e può generare curiosità ed interesse verso fenomeni che si sviluppano nella nostra società e che ci riguardano direttamente.


DROGA: ALLARME PREVOLAB, IN AUMENTO CONSUMO EROINA FRA MINORENNI

Fonte: Adnkronos

LABORATORIO PREVISIONALE, SEMPRE PIU' DIFFUSI CANNABIS POTENZIATA E POPPER

Milano, 25 giugno 2007 - Occhio all'eroina, che sembra tornare in voga negli ambienti insospettabili di minorenni socialmente ben inseriti. Ma anche attenzione alla cannabis artigianale, che entra prepotentemente sul mercato italiano con un principio attivo innalzato. E al 'popper', inalante che sta conquistando fette di clientela sempre piu' vaste, anche fra gli studenti universitari. A lanciare l'allarme sulle nuove tendenze del mercato degli stupefacenti in Italia e' il bollettino intermedio di PrevoLab, l'osservatorio nato da un accordo di programma fra la presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione Lombardia per tenere sotto controllo l'evoluzione dei fenomeni d'abuso. Un organismo gestito direttamente dal dipartimento Dipendenze patologiche dell'Asl Citta di Milano. Il rapporto semestrale, presentato oggi nel capoluogo lombardo, riassume e integra, con ulteriori dati raccolti durante il monitoraggio continuo, le previsioni rese note a dicembre scorso. E arriva, non a caso, alla vigilia della Giornata internazionale contro la droga, promossa dall'Onu. Sotto osservazione i nuovi dati disponibili sulla diffusione di alcune sostanze come l'eroina e i cannabinoidi in Italia, ma non solo. Nel bollettino semestrale trova spazio anche un accenno all'evoluzione del consumo di droghe che potrebbero influenzare i mercati futuri: il popper e gli altri inalanti, le sostanze 'etniche' e quelle sintetiche non inserite nella tabella ufficiale. ''Ci sono alcuni fenomeni sospetti - spiega Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento dipendenze patologiche - che ci costringono a correggere le previsioni di inizio anno. Si tratta di campanelli d'allarme che non possiamo ignorare, perche' suggeriscono un'evoluzione in corso nel mercato della droga e ci possono aiutare a inquadrare in tempo i pericoli futuri''.

STIMATA CRESCITA DEL 15-16% SEQUESTRI E UTILIZZO DAL 2006 AL 2009

I ricercatori di PrevoLab stimano una crescita del 15-16% sia dei consumatori che dei sequestri di eroina in Italia tra il 2006 e il 2009. La decisione di concentrarsi sulla diffusione di questa sostanza e' frutto di alcune incongruenze emerse fra i rapporti giunti dai Sert italiani che riferendosi ai tossicodipendenti indicano una situazione di stabilita', e lo studio nazionale Ipsad (Italian population survey on alcol and drugs) che invece segnala un incremento sostanziale. ''Sembra si stiano creando due mercati paralleli'', spiega Gatti. ''Il primo rivolto al consumatore iniziale o al poliassuntore, cui corrisponderebbe la disponibilita' di sostanza con una percentuale bassa di principio attivo, e il secondo indirizzato a un consumatore abituale''. L'eroina sta tornando, dicono le previsioni. Soprattutto fra i giovani di eta' compresa fra i 15 ei 19 anni. Ragazzi socialmente ben inseriti, non tossicodipendenti relegati ai margini della societa'. A confermarlo sono sia alcune segnalazioni che arrivano da Asl e dipartimenti dipendenze della Lombardia, sia i dati sui sequestri di eroina in continuo aumento. ''Dalle elaborazioni sui dati della direzione centrale del servizio antidroga (Dcsa) emerge che i sequestri di eroina effettuati in Italia tra il 2000 e il 2005 sono piu' alti di quelli registrati negli anni di massimo allarme sociale, cioe' tra gli '80 e i '90'', avverte Gatti. ''L'eroina in circolazione sul mercato italiano - ribadisce Gatti - ha un basso principio attivo. E questo tipo di diffusione potrebbe essere frutto di una strategia per garantire la penetrazione di questa sostanza su un mercato sostanzialmente saturo e in cerca di stabilita'. Il target preso di mira sono i giovani che cominciano ad assumerla in questa forma leggera per poi scivolare verso la dipendenza''. I ricercatori di PrevoLab raccolgono dati da aree diverse: si va da interviste periodiche nei Pronto soccorso e nei Sert ai numeri sui traffici e le attitudini al consumo espresse dalla popolazione.

Una seconda tendenza ritenuta preoccupante dai ricercatori, e' quella osservata nel mercato dei cannabinoidi. Anche in Italia, sull'onda di quanto gia' successo in Gran Bretagna, sono in aumento i sequestri di sostanze con un alto principio attivo, tra il 18% e il 24%. ''Si tratta del giro della 'droga fai da te' - spiega Gatti - un settore in crescita. Lo stesso che in Inghilterra ha dato vita alla 'skunk', marijuana potenziata. Questo tipo di droga potrebbe diffondersi anche da noi. C'e' un mercato molto attivo, via internet e attraverso circuiti di negozi, che e' quello della vendita dei semi. La materia prima che potrebbe essere utilizzata per produrre cannabinoidi con principio attivo innalzato''. Da non sottovalutare e' il 'Popper', farmaco vasodilatatore che provoca euforia e stordimento, molto in voga fra i giovani. Una tendenza da approfondire, secondo Gatti. Soprattutto alla luce dei dati emersi da due studi recenti. ''Il primo e' quello condotto sugli utenti delle scuole guida milanesi dal dipartimento dipendenze patologiche dell'Asl Citta' di Milano, che colloca gli inalanti al secondo posto nella classifica delle droghe da abuso''. Un abuso consolidato, dal momento che il popper era la seconda sostanza piu' utilizzata nell'ultimo mese. Alle stesse conclusioni e' arrivata anche un'indagine sulla popolazione degli atenei milanesi. ''Si tratta - precisa Gatti - di consumi di nicchia che possono crescere indisturbati, dal momento che il livello di attenzione e' ancora basso''. Il rischio e' che adesso si sottovalutino questi segnali, fa notare l'esperto. ''Non vorrei che la giornata contro la droga indetta dall'Onu resti una commemorazione inutile. Per evitarlo e' necessario intervenire, per esempio sul mercato afgano, primo Paese produttore di oppio. A maggior ragione perche' l'Europa e' presente sul territorio con i suoi militari''. Auspicabile, conclude Gatti, sarebbe infine una legge europea sugli stupefacenti: ''Non bastano indicazioni generali. Ci vuole polso della situazione. Qualcuno si assuma la responsabilita' di coordinare strategie comuni di lotta alla droga''.